Il battito delle ali di una farfalla…
Life is strange è fondamentalmente un’avventura grafica. Ogni risposta data ed ogni scelta presa influenzerà il gioco ed i suoi protagonisti. Il gioco sviluppato dalla software house Dontnod racconta la storia di Maxine Caulfield, Max per gli amici, che all’improvviso scopre di poter tornare indietro nel tempo.
L’arco narrativo ci porterà perlopiù all’interno della scuola Blackwell nella città di Arcadia Bay nell’Oregon.
Tutto ha inizio quando per caso, proprio dopo aver fotografato una farfalla blu, entra nel bagno delle ragazze Nathan Prescott.
Il ragazzo inizia a delirare dicendo che essendo un Prescott era il padrone dell’istituto.
Improvvisamente entra nel bagno una ragazza con un cappellino, capelli blu ed una canotta bianca. I due iniziano una colluttazione ed inavvertitamente parte un colpo che uccide la ragazza. La protagonista, Max, in quel momento apprende di poter tornare indietro nel tempo.
Decide allora di salvare la ragazza usando il suo “nuovo potere”. Questo è l’inizio di un’avventura che la porterà a prendere decisioni difficili che condizioneranno la vita della piccola cittadina americana.
Un mondo colorato e semplice.
I disegni dei personaggi sono semplici ma ben fatti. Lo stile quasi minimalista riesce a farci godere ogni animazione ed ogni ambiente. I personaggi sono ben caratterizzati con un carisma e carattere ben definiti.
I colori vivaci faranno sì che l’area di gioco risulti bella visivamente e mai banale. Il doppiaggio, solo in inglese, è ben fatto.
Non mancheranno momenti in cui magari saremo indecisi su quale risposta dare o quale azione fare. Il titolo ci permette in larga parte la possibilità di vedere nel breve periodo tutte le conseguenze che le nostre azioni possano causare.
Inoltre, una volta finito il gioco si ha la possibilità di riprendere da un punto qualsiasi della storia magari per vedere nel lungo termine cosa scateniamo prendendo questa o quella decisione.
Il comparto sonoro è molto piacevole e curato. Le canzoni, che ci accompagneranno durante il nostro viaggio, riusciranno a scandire i diversi stati d’animo che il gioco ci trasmetterà. Perché il punto cardine del gioco è proprio la valanga di emozioni che ci susciterà.
Conclusioni
Il gioco riesce sicuramente a coinvolgerci ed a emozionarci.
La narrativa solida permette al giocatore di immedesimarsi nella giovane Max avvolte provando le stesse sue emozioni e stati d’animo. La colonna sonora anch’essa curata ed emozionante riuscirà a farci sentire partecipi non solo dal punto di vista ludico ma anche sentimentale.
Tutto ciò è racchiuso in una grafica dolce e mai pesante, magari semplice ma sicuramente capace di affascinare.
Le foto opzionali e la possibilità di rigiocarlo, nella sua totalità o riprendendo da un punto specifico, rendono il gioco longevo per chi volesse gustarsi Life is Strange da ogni punto di vista.
Per gli amanti dei viaggi narrativi sicuramente è un titolo da consigliare.