Viviamo l’avventura di Aurora in Child of Light.
Child of Light, titolo targato Ubisoft uscito nel lontano 2014, è un GDR a scorrimento in 2D. Nel gioco interpreteremo Aurora, una principessa dai lunghi capelli rossi.
Aurora viveva in Austria in un grande castello assieme ai suoi genitori. Un dì, improvvisamente, la mamma scomparve lasciando i famigliari ed i sudditi in lacrime.
Il re conobbe un’altra donna e, sentitosi solo, decise di sposarla. La donna si trasferì nel castello portando con se anche le due figlie.
Un giorno Aurora si ammalò morendo poco dopo, ma la morte non fu definitiva. Infatti la giovane principessa si risveglia in un mondo caduto nelle tenebre. Quel posto si chiama Lemuria.
Una regina cattiva, chiamata Regina Nera, ha rubato il sole, la luna e le stelle. Riuscirà Aurora a liberare Lemuria dalla Regina Nera?
L’avventura non vedrà Aurora come unica protagonista. Andando avanti nel gioco verremo aiutati da nuovi avventurieri oltre che da una lucina azzurra chiamata Igniculus.
Combattere le tenebre.
Durante il nostro viaggio dovremmo affrontare diversi nemici. Gli avversari sono ben caratterizzati e diversificati con punti deboli da scoprire.
Il combattimento, a turni con la time line posta nella parte bassa dello schermo, sfrutterà le meccaniche degli elementi. In poche parole gli attacchi, oltre alla classica forza, potranno usare alcuni elementi come acqua, fuoco, luce eccetera. Starà a noi scoprire l’elemento debole degli avversari.
Gli attacchi fisici potranno essere arricchiti di una componente elementare tramite delle gemme, che troveremo nei forzieri o sconfiggendo alcuni avversari.
Durante le battaglie se attaccheremo, un avversario che ci precede, in un determinato segmento della time line faremo saltare il suo attacco spostandolo indietro nella linea temporale. Ma attenzione, ciò capiterà anche per noi.
Come se non bastasse potremmo influenzare la velocità dei turni degli avversari ponendo la nostra lucine celeste, Igniculus, sugli avversari.
Durante il viaggio però non saremo costretti a combattere tutti i nemici che troveremo durante l’esplorazione (anche se ciò ci aiuterà con la crescita dei nostri personaggi).
Esplorando Lemuria.
Il gioco ci catapulterà in una fiaba.
Visiteremo piccole cittadine caratteristiche e paesaggi boschivi popolati da nemici pericolosi.
I colori brillanti, i disegni bellissimi e curati sembrano realmente le raffigurazioni dei classici libri per bambini.
La colonna sonora, curata dalla cantautrice canadese Cœur de Pirate, faciliterà l’immersione nel mondo di gioco regalandoci emozioni e sensazioni. Le diverse tracce musicali riescono ad essere sempre precise, incisive e quasi determinanti a far capire al videogiocatore lo stato d’animo dei protagonisti
Si potrebbe dire che la colonna sonora è la perfetta copertina di un libro che racconta una classica fiaba. Una fiaba che piace ai più piccoli capace di emozionare i più grandi.
Conclusioni.
La grafica semplice ma d’impatto, la storia coinvolgente e ben raccontata e la colonna sonora emozionante e dolce sono i classici elementi per un gioco ben realizzato.
Le meccaniche sono semplici ma sempre efficaci riuscendo a non annoiare mai. La crescita dei diversi personaggi e la completa liberà nella personalizzazione delle abilità fa si che ogni giocatore sia libero di plasmare i protagonisti della fiaba come meglio crede. Per non parlare delle gemme, craftabili tra loro, che permetterà di avere dei bonus.
Lemuria è completamente esplorabile e lo sarà anche dopo la fine della storia principale.
Uscendo dall’imparzialità e dall’obbiettività della recensione credo di non esagerare nel dire che è uno dei giochi che mi abbia coinvolto di più emotivamente parlando. Faccio fatica a trovare un aspetto negativo al titolo.
Probabilmente è leggermente breve e lineare. La storia principale la si finisce andando sempre avanti, ma i collezionabili (per i fan dei trofei) o semplicemente la voglia di ritrovare l’atmosfera fiabesca ci faranno esplorare più volte le lande di Lemuria.