Ubisoft, a due anni di distanza da Syndacate, fa uscire un nuovo Assassin’s Creed. Ecco Assassin’s Creed Origins!
Ubisoft riuscirà a risollevare la serie con quest’ultimo Assassin’s Creed Origins? Questa è la domanda che molti, fan e non, si sono posti all’annuncio di Origins. Noi di GamerCode cercheremo di rispondere a questo quesito.
Assassin’s Creed Origins narra le gesta del Bayek e dell’origine, appunto, della Confraternita degli Assassini.
Bayek è un Medjay ossia uno dei protettori del faraone e di tutto il regno egiziano. Un giorno, il Medjay e suo figlio, vengono rapiti da delle figure misteriose con indosso delle maschere nere. Tentando di salvare suo figlio, in una colluttazione, Bayek conficca un coltello nel petto del bambino, uccidendolo. Come spesso capita nei videogiochi e nei film, spinto dalla voglia di vendetta decide di dare la caccia agli uomini mascherati.
Andando avanti nella storia scopriremo che le figure mascherate fanno parte dell’Ordine degli Antichi (l’origine dell’ordine dei Templari).
Rimanendo sul vago (per non spoilerare nulla) vi diremo che durante la nostra avventura conosceremo Aya (moglie di Bayek), Cleopatra, Giulio Cesare ed altre figure di spicco di quel periodo.
Tra intrighi di potere e verità celate, daremo inizio alla gloriosa Confraternita degli Assassini.
Ecco tutte le novità!
Assassin’s Creed Origins si distacca molto dagli altri titoli della serie.
Pad alla mano dovremo impiegare un po’ di tempo per padroneggiare il personaggio. L’HUD ed i comandi sono stati modificati, avvolte radicalmente.
La minimappa, che solitamente si trovava in basso a sinistra è scomparsa. Ora, in alto allo schermo, è stata posizionata con una banda, a mo’ di bussola, che ci indica i punti salienti che ci circondano (in stile Bethesda per intenderci).
Bayek scalerà tutte le superfici. Non dovremo più premere il tasto per saltare da una sporgenza all’altra durante le scalate, basterà indicare la direzione ed il personaggio si aggrapperà automaticamente all’appiglio.
A volte nei vecchi AC il protagonista si fermava di fronte a “muri invisibili” magari per un lieve dislivello lungo la via, beh questo è stato eliminato. Bayek cercherà di superare in autonomia i piccoli dislivelli che gli si paleseranno dinanzi.
Il combat system è stato “rivoluzionato”. Prima, nella maggior parte dei casi, i combattimenti erano piatti, monotoni e facili, ora sono più movimentati e stimolanti. Dovremmo avere un approccio più calcolato e cauto durante gli scontri.
Il mondo di gioco è più vivo e vivace. Gli NPG (ossia i giocatori utilizzati dall’intelligenza artificiale) tenderanno ad avere una propria vita con le loro abitudini.
“L’Occhio dell’Aquila“, la speciale vista che ci aiutava nell’individuare gli obiettivi o i nemici, mettendoceli in risalto, è scomparsa. Al suo posto troviamo Senu, un’aquila che dall’alto individuerà i nemici, gli obiettivi da salvare o le casse da depredare, oltre ad altre risorse utili per il crafting.
Ma la modifica più importante, probabilmente fondamentale per svecchiare la serie, è il sistema GDR.
La componentistica “gioco di ruolo” oltre a rendere il gioco più “personalizzabile” costringe il giocatore a non applicarsi solo ed esclusivamente alle missioni principali.
Come noi, anche i nostri avversari hanno un livello generale. Cosa comporta ciò?
Ciò comporta in primis la difficoltà del singolo scontro, ovviamente più è alto il distacco tra il nostro livello e quello dell’avversario e più sarà difficile avere la meglio. In secondo luogo potrà capitare di non poter uccidere istantaneamente un obiettivo, per esempio con la lama celata.
Parlando di miglioramenti non si può non parlare del sistema di potenziamento del nostro personaggio.
Bayek ha un ventaglio di abilità ampio ed interessante diviso in tre macro aree: Cacciatore, Veggente e Guerriero.
Il ramo del Cacciatore influenzerà per lo più le abilità con l’arco, quello del Veggente influenzerà l’atletismo e la percezione oltre alle altre abilità quotidiane come per esempio l’incremento degli introiti quando si venderanno oggetti ai mercanti. L’ultimo, il ramo del Guerriero influenzerà le abilità con le armi corpo a corpo.
A seconda del nostro stile potremo scegliere quale ramo migliorare più degli altri. Le abilità potranno essere sbloccate spendendo i punti acquisiti ad ogni avanzamento di livello.
Come tutto anche le armi hanno un livello generale e delle skills personali. Le armi presenti sono diverse e dalle caratteristiche singolari. L’arsenale è vario e conta lance, mazze ferrate e martelli, passando per spade normali o curve e terminando con il classico e silenzioso arco. Anche quest’ultimo si dividerà in altre sottocategorie come per esempio l’arco da caccia o l’arco che spara frecce multiple.
Le armi, come anche l’equipaggiamento standard di Bayek, potrà essere potenziato e migliorato. Tramite leggere fasi di crafting, potremmo migliorare il nostro equipaggiamento base che influenzerà la nostra salute, la potenza di attacco e amplierà la capienza della nostra faretra. Le armi invece potranno essere potenziate semplicemente andando dal fabbro e pagando con le nostre monete recuperate in-game.
Finalmente, uscendo dall’Animus, troveremo un’altro personaggio “dei giorni nostri”.
Questa figura, scomparsa dopo la dipartita di Desmond Miles in AC Revelations, ritorna in questo Assassin’s Creed Origins. Questa volta la protagonista è una donna, Layla Hassan. La ragazza è determinata a scoprire cosa sia successo al soggetto 17 (ossia Desmons) ed a tutti gli altri che sono scomparsi dopo aver avuto rapporti lavorativi con la cara e vecchia Abstergo.
Layla avrà la stessa importanza che Desmond ebbe per i primi quattro giochi? Inoltre riuscirà a scoprire i misteri che l’Abstergo custodisce gelosamente? Andando avanti nella storia lo scopriremo…
Parlando di grafica e non solo…
Il mondo di gioco è fantastico. L’orizzonte, molto profondo, permette di perdere lo sguardo nei bellissimi paesaggi egiziani.
La mappa, ai limiti dell’essere sconfinata, è caratterizzata da paesaggi e viste varie e diversificate. Troveremo sia le classiche aree desertiche, caratterizzate da dune affascinanti ed oasi colorate, che le aree cittadine come la bellissima e coloratissima Alessandria.
Le città sono ben personalizzate e realizzate. Lungo la nostra esplorazione sarà visibile la differenza tra le abitazioni di una città vera e propria rispetto a quelle di un piccolo villaggio.
A dividere le aree cittadine ci saranno anche dei piccoli laghi e fiumi, completamente esplorabili sia a bordo di barche che a nuoto. Inoltre in alcune aree sarà possibile trovare dei relitti con tesori da raccogliere, basterà immergersi ed esplorare!
I cittadini sono ben caratterizzati e diversificati, in più hanno un dettaglio grafico non inferiore allo standard di tutto il gioco.
Conclusioni.
Assassin’s Creed Origins è la classica inversione ad U in autostrada ma gli effetti non sono negativi, anzi.
L’intera serie di Assassin’s Creed ha avuto un momento di appannamento dovuto a molti fattori, uno dei quali l’abbandono totale di una storia fuori dall’Animus. In Origins questa figura viene riproposta grazie ad una ragazza sveglia ed esuberante com’è Layla.
Un’altra causa d’appannamento era la mancanza d’innovazione e di novità sostanziali. Il sistema di arrampicata era diventata troppo farraginosa ed a tratti snervante. In questo capitolo il sistema di scalata è stata semplificata rendendo il tutto più facile ed immediato.
Il protagonista, molto carismatico ed affascinante, è un perfetto compagno durante tutto il viaggio. La storia principale, così come le missioni secondarie, sono godibili ed appaganti.
Tutto ciò, sommato alla componentistica GDR ed alla vivacità della città, rendono il gioco uno dei capisaldi della serie.
Ritornando alla domanda iniziale: Ubisoft riuscirà a risollevare la serie con quest’ultimo Assassin’s Creed Origins? Sicuramente è un primo passo. Speriamo continuino la strada intrapresa…