La serie MotoGP si rifà il trucco in quest’ultimo MotoGP 18
L’italianissima Milestone ha rilasciato il nuovissimo MotoGP 18. La softwere house ha utilizzato un nuovo motore grafico che promette di rendere il gioco più realistico e divertente. Sarà vero? Scopriamolo insieme!
Casco ben allacciato e via…
Il gioco contiene le classiche modalità come Carriera (di cui parleremo più avanti), Grand Prix, Giro veloce, Gare in multiplayer ed una nuova modalità chiamata eSport. Informazioni più precise in merito a quest’ultima modalità verranno annunciate in seguito.
La modalità Carriera non ha avuto cambiamenti rivoluzionari rispetto agli anni passati, soprattutto rispetto all’anno scorso. In primo luogo, dopo aver creato il nostro alter ego utilizzando un editor semplice e schematico, partiremo nella categoria Red Bull Rookies Cup. Questa categoria vanta soli 5 gran premi. Le moto in gara sono tutte uguali, per tanto non è possibile modificare l’assetto tranne che per le sospensioni o altri piccoli dettagli. Finito questo campionato riceveremo le prime offerte dai team della Moto3. Dopo aver deciso la nostra scuderia, più o meno “forte” inizierà la nostra carriera vera e propria. La differenza di moto balzerà subito all’occhio. La nostra moto, pur non essendo scorbutica come una MotoGp, ci metterà in difficoltà, soprattutto se eliminiamo il controllo di trazione e gli aiuti alla guida.
Durante le prove libere potremo affrontare delle sfide per racimolare dei punti utili per migliorare la nostra moto. Le sfide, non molto difficili, si dividono in tre categorie: velocità, punto di frenata e accuratezza nella traiettoria.
Dopo aver raggiunto gli obiettivi potremo sfruttare questi punti per sviluppare la nostra moto. Le aree di sviluppo sono: motore, freni, aerodinamica, sospensioni e telaio.
Queste aree saranno a loro volta divise in due rami specifici. Per esempio nell’area motore si potrà sviluppare l’accelerazione o la velocità massima, in frenata potremo potenziare la modularità della frenata o la repentinità della stessa. Non potremo potenziare al massimo entrambi i rami in quanto abbiamo un numero di punti disponibili limitato. Per questo dobbiamo sviluppare la moto a seconda del nostro stile di guida, del nostro gusto e soprattutto a seconda della moto iniziale.
I miglioramenti attuati si sentiranno visibilmente e ci aiuteranno durante la nostra stagione. Per adattare meglio la nostra moto al singolo tracciato potremo fare dei piccoli miglioramenti all’assetto.
I piloti provetti potranno agire in prima persona settando a proprio piacimento le sospensioni, i rapporti di marcia eccetera. I piloti della domenica, invece, potranno utilizzare la modalità assetto guidata che ci semplificherà notevolmente il compito. Il nostro team, dopo aver spiegato il problema o la miglioria voluta, ci aggiusterà autonomamente l’assetto. A differenza dell’anno scorso, in questo MotoGP 18 non troviamo la componentistica manageriale. Questa mancanza potrebbe far storcere il naso ad alcuni utenti.
Nuovo motore!
Il nuovo motore grafico si fa subito notare. Dopo aver settato al meglio le impostazioni HDR della PlayStation 4 Pro il gioco diventa pulito e gradevole. Il passaggio dal motore grafico fatto in casa all’Unreal Engine 4 si vede, e anche bene. L’aspetto negativo è il calo dei frame per secondo. Con il vecchio motore grafico di raggiungevano i 60 fps senza problemi. Con il motore grafico di casa Epic Games gli fps si dimezzano. Questo calo non si nota in-game a dirla tutta, il gioco si comporta quasi sempre in modo fluido.
Tutte le moto sono ricreate fedelmente sia dal punto di vista estetico che sonoro. I rombi sono piacevoli e abbastanza realistici. A fare da controaltare troviamo una non perfetta ricreazione dei piloti e del pubblico sugli spalti.
I piloti, visibili ad inizio gara nei box, non sono ben realizzati. Questo cozza con l’aspetto curato del titolo. Come detto, anche il pubblico non è ben dettagliato e presenterà dei scatti nel movimento delle bandiere.
Per coerenza dobbiamo dire che l’atmosfera generale non è rovinata in quanto il rumore degli spettatori e gli effetti (come per esempio i fumogeni) riescono a calarci perfettamente in-game.
I diversi stati atmosferici sono realizzati in maniera fedele. La pioggia, oltre all’aspetto visivo, in fluisce pesantemente sulla fisica della moto rendendola precaria e inguidabile ai meno esperti. Peccato che non ci sia il meteo dinamico a movimentare l’azione in-game.
Nuovo motore, vecchi piloti
Una delle componenti fondamentali dei giochi di guida è l’intelligenza artificiale degli altri piloti. Gli avversari, come spesso succede nei titoli racing, tendono a non tenerci in considerazione. A volte, in modo molto aggressivo, tendono ad urtarci se stiamo nella traiettoria ideale.
Altro punto a sfavore. Gli altri piloti seguono fin troppo bene la traiettoria ideale facendo pensare ai soliti binari. Certo, i sorpassi ci sono ma comunque non rendono le gare più “realistiche”. Anche il loro comportamento, troppo freddo e monotono, non riescono a farci sentire realmente in gara.
Conclusioni
La serie MotoGP ha fatto un bel passo in avanti con questo MotoPG 18. Passo dopo passo, Milestone sta migliorando una serie che era caduta in disgrazia. In questi cinque anni si è sempre data da fare per creare un gioco bello e divertente. Il nuovo motore grafico è un deciso passo in avanti per la serie ed il calo di fps non si nota quasi per nulla. La giocabilità può essere ancora un po’ migliorata così come l’IA degli avversari.