Dopo l’Egitto, Ubisoft ci fa sbarcare in Grecia. Ecco a voi Assassin’s Creed Odyssey
Se Origins ha segnato una nuova origine per la serie possiamo dire che Assassin’s Creed Odyssey è sicuramente un ottimo seguito. Se dobbiamo tener conto della mission di Ubisoft, ossia quello di far diventare la serie di Assassin’s Creed un GDR, possiamo affermare con molta certezza che Odyssey mantiene le cose positive di Origins, le implementa e le migliora. Andiamo a scoprire meglio questa Odissea targata Ubisoft.
Iniziamo la nostra avventura!
Assassin’s Creed Odyssey ci catapulterà nel bel mezzo della guerra del Peloponneso. La guerra tra Sparta e Atene è molto accesa ed in alcuni momenti starà a noi decidere chi avrà la meglio. Per la prima volta potremo decidere il sesso del nostro personaggio, infatti ad inizio gioco dovremo scegliere tra Alexios e Kassandra. La scelta non comporterà alcuna differenza ai fini della storia o tanto meno del gampelay.
Senza entrare troppo nei particolari, vado ad accennare la trama. Il nostro personaggio è uno spartano scappato dalla sua patria dopo uno spiacevole avvenimento accaduto durante la sua infanzia. Con l’intento di salvare nostra sorella (o fratello) che sta per essere gettata da un monte dalla pizia, noi ci fiondiamo contro quest’ultima provocando la caduta di tutti e tre. Durante la nostra crescita diventeremo dei mercenari e vivremo sull’isola di Cefalonia attorniati da Marco, un imprenditore non molto sveglio, e Febe, una vivace ragazzina. Da qui inizierà la nostra avventura che ci porterà a girare per il territorio ellenico seguendo sia le storie principali che quelle secondarie.
Esplorazione, nemici e… amore
La main quest è divisa in tre parti. Le missioni potranno essere eseguite in totale libertà a patto di avere un livello adeguato. Come in Origins, per riuscire nelle missioni dovremo avere un determinato livello. Qual’ora non dovessimo essere abbastanza forti il gioco ci “costringe” ad esplorare, risolvere quest secondarie e liberare forti. Ma badate bene, la “forzatura” non è affatto un peso. Le missioni principali sono ben pensate e riescono perfettamente a coinvolgerci. Discorso analogo va fatto per la moltitudine di side quest. Per diversificare l’esperienza di gioco, gli sviluppatori hanno inserito il sistema di dialoghi con risposta multipla. Questo espediente, oltre a farci personalizzare l’esperienza di gioco rendendola più “unica” permetterà di cambiare la narrazione a seconda delle nostre decisioni. Ed i cambiamenti non saranno impercettibili, anzi. Il gioco presenta anche alcune romance tra il nostro personaggio ed alcuni NPG disseminati nel mondo di gioco. Alcune “storie d’amore” saranno fini a se stessi mentre altre ci permetteranno di far diventare il nostro partner un fidato alleato.
Decidiamo chi far vincere!
Come accennato, il gioco è ambientato durante la guerra tra spartani e ateniesi pertanto le diverse regioni saranno comandate dall’una o l’altra fazione. Essendo mercenari potremo combattere sia per una fazione che per l’altra. Per poter rovesciare il dominio di una regione dovremo bruciare alcuni rifornimenti posti negli avamposti nemici, uccidere i soldati della forza dominante ed infine uccidere il comandante di zona. Dopo aver “liberato” la regione potremo combattere materialmente la battaglia tra i due eserciti. Durante la scelta della fazione da aiutare potremmo decidere se stare dalla parte del difensore o del conquistatore, da questa scelta dipenderà la ricompensa che riceveremo. Se dovessimo attaccare riceveremo maggiore equipaggiamento ed esperienza, viceversa se dovessimo difendere.
Diventa il mercenario numero UNO!
Oltre alla guerra del Peloponneso, il gioco inserisce un’altra attività molto interessante e divertente. Qual’ora qualcuno ci vedesse rubare o uccidere ci affibbierà una taglia. Essa, ovviamente, ci renderà ricercati mettendoci così contro altri mercenari. Per estinguere la taglia potremo pagarla, eliminare il mandante o aspettare che con il tempo si esaurisca da sola. Assassin’s Creed Odyssey presenta una vera e propria graduatoria di mercenari. Uccidendo volta per volta quelli che si paleseranno sulla nostra strada scaleremo le gerarchie. Potremmo anche noi stessi andare a caccia di altri mercenari, questo però solo dopo averli “scoperti”.
Battagliamo per terre e per mari
La mappa di gioco è enorme, percorrerla tutta a piedi sarebbe impossibile. Per facilitarci l’esplorazione potremo usare imbarcazioni e cavalli, oltre ai viaggi rapidi tra i vari punti d’osservazione. A differenza di Origins, in Assassin’s Creed Odyssey avremo in dotazione una vera e propria nave personale. L’Adrestia!
Come in Black Flag, potremo migliorare e potenziare il nostro vascello rendendolo più solido e letale. Per potenziarla ci vorranno, oltre a molte dracme, alcune risorse reperibili in tutta la mappa e nei mercati. Le meccaniche di navigazione e di combattimento non si distaccano molto dai capitoli marittimi della serie.
Piccola nota personale, per fortuna le fasi in mare sono un contorno e non il piatto principale come nel capitolo piratesco. Ciò fa si che non sia un’esperienza pesante e logorante.
Il combat system raccoglie l’eredità del predecessore aggiungendo qualche piccola miglioria come la parata capace di spezzare la guardia del nemico o il bullet time che si attiva dopo una schivata fatta con il giusto tempismo. Il livellamento dei nemici è molto bilanciato rendendo gli scontri mai noiosi e banali, soprattutto in gruppo. Gli avversari troppo più forti di noi saranno capaci di killarci con un sol colpo. Le meccaniche stealth, anche grazie al mimetismo in presenza di cespugli idonei, è eccellente. Anche in questo capitolo avremo la presenza di abilità uniche che ci aiuteranno durante la nostra avventura. Le abilità sono divise in tre alberi, guerriero, assassino e cacciatore, e ci permetteranno di ampliare le nostre competenze rispettivamente nell’arte del combattimento corpo a corpo, nell’eliminazione silenziosa dei nemici e nella bravura con l’arco. A differenza di Assassin’s Creed Origins, Odyssey presenta una conformazione di tasti diversa capace di abbracciare meglio l’utilizzo di queste abilità abolendo totalmente le vecchie combinazioni. La componente GDR è più profonda rispetto al capitolo egiziano in quanto ogni oggetto condizionerà più parametri del protagonista. Potremmo settare Alexios o Kassandra secondo il nostro volere e stile di gioco.
Lato grafico e sonoro
Su questo aspetto dobbiamo citare qualche piccola pecca. Per quanto nel complesso il gioco sia realizzato divinamente ed il comparto artistico sia eccellente, a volte presenta delle sbavature date dalle texture o dalle ombre poco realistiche. A fare da contrasto troviamo un bellissimo gioco di luci nelle zone marittime, la creazione ai limiti della perfezione dell’acqua. Il mare, in particolare, è realizzato perfettamente sia dal punto di vista tecnico che grafico. Anche i movimenti dei personaggi, NPG e protagonista, sono molto curati, tranne qualche piccola sbavatura nella corsa. Il gioco da il meglio di se giocando in 4K con HDR. Con questa conformazione, gli scenari ed il gioco in generale, saranno capaci di lasciarci a bocca aperta. Se qualche scorcio ci dovesse piacere particolarmente potremo scattare una foto con la photo mode. Su PC il gioco tende ad essere particolarmente pesante permettendo di giocare con i settaggi ad ultra solo su computer particolarmente prestanti.
Doveroso spendere due parole per il comparto sonoro. Le musiche toccano alcuni motivi classici e distintivi della cultura greca con qualche traccia classica della saga. Il doppiaggio è perfetto tranne per qualche piccola sbavatura. Qualsiasi personaggio scegliate (tra i due protagonisti) o incontrerete sarà perfettamente caratterizzato da una voce calzante e consona. Il doppiaggio in italiano si attesta tra i migliori di tutta la saga di Assassin’s Creed.
Conclusioni
Per tutti coloro i quali, all’annuncio delle prime immagini di Assassin’s Creed Odyssey, pensavano ad una copia di AC Origins in salsa ellenica possiamo dire che si sbagliavano. Certo, raccoglie molto del predecessore, i lati positivi per fortuna, ampliandoli e rendendoli migliori. Il gameplay risulta essere più veloce, i combattimenti più realistici e divertenti, le esplorazioni più gradevoli. Per quanto Origins ne fosse già ricco, Assassin’s Creed Odyssey presenta più cose da fare. Per proseguire nella main quest dovremo completare alcune side quest per “livellare”, ma ciò non risulta affatto noioso. Le missioni secondarie sono varie e ben caratterizzate da PNG singolari e mai copiati. I diversi personaggi storici come Erodoto, Socrate e Pericle saranno piacevoli compagni d’avventura. Come detto, la grafica ed il sonoro sono eccezionali. A volte è piacevole farsi cullare dalle traccie musicali cariche di epicità. Infine è doveroso parlare dei due protagonisti. Entrambi sono ben creati e realizzati. Alexios si rifà molto ai classici protagonisti di Assassin’s Creed mentre Kassandra è un’ottima novità con il suo stile da amazzone valorosa. Anche in questo capitolo troviamo Layla Hassan che, similmente a Desmond Miles, sarà la protagonista ambientata ai giorni nostri.
Il giudizio finale non può che essere alto per uno degli Assassin’s Creed più belli, se non proprio il migliore, mai fatto fino ad ora.