Abbiamo provato la “1-Shot Demo” di Resident Evil 2. Ecco la nostra recensione
In questi giorni, esattamente dall’11 al 31 Gennaio, è possibile scaricare la “1-Shot Demo” di Resident Evil 2. Questa versione prova, oltre ad essere disponibile per un periodo limitato, ci permetterà di giocare solo per trenta minuti. Terminata la mezz’ora la versione prova non sarà più rigiocabile. Dette le prime info, ecco le nostre impressioni.
Iniziamo l’esplorazione
Noi interpreteremo Leon Kennedy e avremo l’obiettivo di uscire dalla stazione di polizia, oltre a sopravvivere ovviamente.
Non appena si inizia la demo facciamo un salto indietro di ben undici anni. La sensazione, peraltro riscoperta anche con il remake del capitolo precedente, è quella di darci le stesse emozioni del Resident Evil 2 originario. Certo, alcune cose sono cambiate come per esempio la telecamera, libera e non più preimpostata, o l’apertura delle porte, ma probabilmente era un passo doveroso.
Piccolo parere personale, forse per quanto riguarda l’apertura delle porte sarebbe stato meglio lasciare le animazioni dell’originale per aumentare quel senso di timore, almeno per chi non avesse giocato all’originale.
Aggirarsi nei corridoi bui e pieni di zombie e cadaveri smembrati è molto inquietante, soprattutto se giocato con cuffie e stanza buia. Questo senso di inquietudine è accentuato dalla resistenza degli zombie visto che un paio di colpi alla testa, a volte, non basteranno per “ucciderli”. Anche prendere la mira non sarà una passeggiata dato il moto ondulatorio ed imprevedibile delle teste degli infetti. I colpi, distribuiti in numero molto parsimonioso non ci permetterà di sparagliare ad ogni figura che si muove.
Parlando di grafica. Abbiamo provato la demo su PS4 e non possiamo dire altro che è un buon gioco. Le membra dilaniate, le interiora sparse per terra, le ambientazioni, i modelli dei personaggi (anche fuori dalle cutscene) sono ricreate molto bene rendendo il gioco non solo un titolo attuale ma anche meritevole di nota. I giochi di luce con la torcia, i riflessi e le luci delle stanze sono bellissimi. Gli effetti sonori sono altrettanto ben definiti e suggestivi. Sentire uno zombie che si lamenta e sbatte contro la porta sicuramente può inquietare molto, soprattutto per i più sensibili.
Riassumendo e riordinando le idee
Sicuramente questo remake di Resident Evil 2 farà felice sia i vecchi fan che i nuovi. Probabilmente non sarà pauroso come l’originale sia per il peso degli anni e sia per alcuni particolari che, con l’intento di modernizzarlo, hanno fatto perdere pathos e tensione. Come dicevo in precedenza la visuale libera rende questo Resident Evil 2 più contemporaneo ma fa perdere completamente quella tensione ed ansia data da una visuale che a volte era scomoda. Discorso analogo può essere fatto per le porta che ora si aprono semplicemente spingendole o premendo il tasto azione. Non è minimamente paragonabile al senso di tensione ansiosa delle cuscene dell’originale.
L’aspetto negativo di questa demo è dato prevalentemente dalla costrizione dei trenta minuti. Questa spada di Damocle l’ho trovata più pressante degli zombie stessi. Certo, qui si ripropongono le chiavi speciali, i dischi da posizionare su piedistalli e cose simili già riviste (con molto piacere) nel remake di Resident Evil e quasi sicuramente la stazione non è completamente esplorabile però i trenta minuti ci costringono a non esplorarla tutta. Si precisa che durante la stesura di questa mini recensione sono emerse molte informazioni e tutorial su come bloccare il timer e quindi giocare in totale libertà.
Come al solito trarremo le nostre conclusioni a versione completa. Restate connessi con GamerCode.