Il BGeek 2019 si è concluso. Ecco il nostro viaggio…
Il BGeek, passo dopo passo, sta diventando una meta fissa per tutti i nerd del sud Italia. Quest’anno noi di GamerCode abbiamo partecipato. Ecco la nostra avventura!
Gli eventi, le attività e gli stand erano variegati e divertenti. Tra le bancarelle potevamo trovare moltissimi gadget del mondo videoludico, dei manga e anime, del cinema e perfino tutti quei cibi e oggetti appartenenti alla cultura giapponese come le famose mascherine da apporre davanti alla bocca. Di quest’ultime ce ne erano di diversi tipi e con disegni e scritte originali.
Il mondo dei manga e degli anime era presente sotto forma di stand atti alla vendita di fumetti, stampe, cappelli, collanine, spille e non solo… . Potevamo trovare i classici “Wanted” della ciurma di One Piece, le action figure dei protagonisti di Dragon Ball e Naruto e oggetti caratteristici per quanto riguarda il mondo del cosplay e del collezionismo. Oltre a tutti questi oggetti si potevano ammirare disegni di alcuni artisti che lasciavano meravigliati e stupefatti. E’ stato molto interessante fermarsi a parlare con una di loro, Eleonora Ricci (instagram@el_he_art) e scoprire i vari passaggi per assemblare un disegno, capire quale parte era “disegnata al computer” tramite tavolette grafiche e quali erano invece realizzate a mano. Abbiamo visto anche un work in progress di un disegno in fase di assemblaggio e della fatidica ciliegina, anche se in questo caso era una mela, che doveva esser ancora apposta nella versione definitiva. Parlando di disegni, al BGeek 2019 è stata realizzata una mostra con alcune tavole de “Il Corvo: Memento Mori”, ultimo lavori di Werther Dell’Edera inerente alla narrativa del classico Corvo di James O’Barr.
Ovviamente in un’evento fatto e popolato da nerd non potevano mancare i vari Harry Potter, Il Signore degli Anelli e l’intramontabile Star Wars, che presentava addirittura uno spazio tutto suo in cui bambini, ragazzi e “ragazzi dentro” potevano provare l’ebrezza di un combattimento con spade laser. Ha trovato spazio anche Game of Thrones a qualche settimana dal controverso finale di saga mostrando i classici stendardi delle casate oltre a figuranti vestiti come alcuni dei protagonisti come Sansa Stark. Vi anche erano due stand che presentavano armature medievali e fantasy.
C’era una zona adibita ai videogames, sia classici che più recenti. Oltre al classicissimo Dance Dance Revolution, abbiamo trovato anche il cabinato di Tekken Tag Tournament 2 e un “simulatore” di F1 ossia un’abbozzo di monoposto con il video trasmesso su tre schermi che aumentavano l’immersività. Oltre ai classici cabinati da sala giochi c’era una zona adibita a giochi più recenti come Tekken 7, Jump Force e l’onnipresente Fortnite, con la possibilità di partecipare a tornei. Ma oltre ai giochi digitali vi era la possibilità anche di provare numerosi giochi da tavolo, più o meno impegnativi.
A coronare il tutto c’erano i dibattiti e le conferenze che trattavano moltissime tematiche come per esempio la spiegazione dei vari multiversi nel Marvel Cinematic Universe o gli easter eggs nei videogiochi. Infine, ma non ovviamente per importanza, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare Junichi Hayama, storico direttore delle animazioni nella serie “Ken il Guerriero”.
All’esterno del padiglione invece c’era un palco utilizzato per intrattenere il pubblico con spettacoli canori e di ballo, la sfilata di alcuni cosplayer precedentemente iscritti e la movimentata “Random Dance” dove chiunque poteva esibirsi. Ovviamente il filo conduttore dei vari eventi sul palco era il K-pop. Infine vi erano aree adibite al tiro con l’arco storico e al softair.
Unica piccola nota negativa è che seppur il parco eventi era molto corposo, molto probabilmente ho anche dimenticato qualche evento o attrazione, noi volevamo di più. Ma forse è quel sentimento naturale che ci prende quando finisce qualcosa che ci ha “presi” e ci ha divertiti. Inoltre alcune conferenze erano in contemporanea e quindi eravamo costretti a scelta quale vedere anche se magari ci interessavano entrambe. Certo, l’organizzazione poteva essere un pelo più puntuale e precisa anche per impreziosire la location e per agevolare i cosplayer, ma tutto sommato è filato tutto liscio.
Ma oltre gli stand, gli eventi ed i gadget, le note negative ed i piccoli problemi, secondo me la cosa più bella di questo BGeek 2019, ed i veri e propri protagonisti in fin dei conti, sono stati i cosplayer. Alcuni erano talmente perfetti da essere paragonabili ai veri protagonisti del videogioco, dell’anime o del film di turno. Sicuramente loro sono state le vere e proprie “attrazioni” del BGeek 2019 con la loro cortesia e la loro creatività. Alla fine mi son sentito quasi ad una festa piuttosto che ad un evento. I bambini, i ragazzini ed i “ragazzini dentro”, ognuno di loro, sono diventati dei tasselli che hanno reso l’evento divertente, bello e, perché no, indimenticabile.
Speriamo che il BGeek possa diventare sempre più grande e organizzato e che possa vedere la presenza di più eventi, più stand e quindi più divertimento. Magari con un po’ di fortuna, ovviamente affiancata dalla bravura, il BGeek fra qualche anno potrà realmente essere paragonato al ComiCon o al Lucca Comics.
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