Finalmente, dopo leak e rinvii, è uscito The Last of Us Parte II. Ecco la nostra recensione senza spoiler
The Last of Us Parte II è crudo, duro e sporco, come il filtro grafico utilizzato per tutto il gioco.
I ragazzi di Naughty Dog hanno sfornato un capolavoro sotto tutti i punti di vista. Certo, il finale può piacere o no, alcune scelte possono far discutere, ma questa è la loro storia e bisogna solo viverla, metabolizzarla e ricordarla.
In questa recensione non parleremo della trama tranne per un breve incipit già noto prima dell’uscita del titolo.
Ellie, tornata a Jackson con Joel, ha iniziato una nuova vita fatta di ronde, amicizie ed infatuazioni. Sappiamo che le Luci, fazione sovversiva nel primissimo The Last of Us, si è sciolta. Alcuni hanno intrapreso una vita solitaria, altri si sono uniti per formare nuove fazioni. In TLOU II faremo la conoscenza di altre due (nuove?) fazioni: i Washington Liberation Front, ossia i Lupi, e i Serafiti, ovvero le Iene. Ovviamente non mancheranno orde di Runner, Stalker e Clicker.
Come detto, non continueremo a raccontare la trama per non spoilerarvi neanche il minimo dettaglio.
Gameplay
Premetto, ho completato il gioco a difficoltà media in circa 25 ore di gioco esplorando il più possibile e cercando di uccidere i nemici in stealth.
The Last of Us Parte II mantiene ed implementa le solide basi del predecessore. Il gioco eredita lo stesso formato survival-action con qualche sprazzo horror. Tolte le prime fasi di tutorial e di ambientazione al nuovo contesto, il gioco ci permetterà inizialmente di visitare una porzione di mappa molto grande. Passata questa zona ritroveremo la classica sequenza lineare.
Anche in quest’avventura potremo craftare molti oggetti come i medikit, bombe stordenti o molotov. In più, in questo capitolo, potremo realizzare “silenziatori” che attutiranno il rumore del nostro sparo solo per tre colpi e solo per una particolare pistola.
Come ampiamente annunciato dal team di sviluppo, potremo anche migliorare le nostre armi tramite dei banchi da lavoro disseminati nelle diverse aree di gioco. Queste modifiche risulteranno molto importanti soprattutto se si deciderà di aumentare la capienza delle nostre armi.
La componente survival in The Last of Us Parte II è molto profonda, probabilmente anche più del primo capitolo. Non troveremo molte munizioni, rimanendo a secco durante qualche conflitto. Sarò sincero, a volte ho corso verso il mio obiettivo “skippando” i nemici proprio per mancanza di proiettili.
Discorso analogo si può fare per le risorse recuperabili in game. Ci saranno momenti in cui avremo quasi una sovrabbondanza di materiale e altri in cui cercheremmo, come dei forsennati, un quarto di alcol per fare un medikit.
Lo stealth è stato migliorato. Ho notato una leggera imprecisione dell’udito di Ellie (la possibilità di “individuare” i nemici) ma probabilmente è solo una mia impressione. I nostri compagni di squadra non correranno più per tutta la mappa come dei forsennati come nel primo capitolo: però manterranno alcuni comportamenti… “strani”. Anche qui capiterà che il nostro compagno di turno passi vicino ai nemici, lasciando indifferente il malcapitato. Per fortuna però sono solo casi sporadici.
Ti vedo ma non ti sento
Altra cosa che ho notato è la passività dei nostri compagni durante le fasi di stealth. Tranne ad inizio avventura, quando ci aggireremo in silenzio tra i nemici, i nostri compagni non azzarderanno nessuna uccisione anche se si trovassero a qualche centimetro dal nemico. Discorso opposto si può fare degli scontri a fuoco. Questa volta i nostri compagni ci forniranno un buon supporto uccidendo qualche nemico.
Parlando di stealth spendiamo qualche parola sulle uccisioni silenziose. Quasi in tutti i frangenti potremo eliminare silenziosamente tutti i nemici, o addirittura evitarli se siete estremamente pacifisti. Io non sempre sono riuscito ad eliminare tutti i nemici in silenzio, soprattutto nelle prime fasi di gioco. Ci sono molte possibilità di muoversi silenziosamente e con un po’ di abilità e fantasia troveremo sempre un modo per passare inosservati. I nemici hanno delle vie predefinite di ronda e quindi con tanta pazienza e studio potremo trovare il modo di ucciderlo senza far scattare allarmi, anche se l’IA dei nemici è abbastanza buona. Le uccisioni silenziose non sono istantanee, come giusto che sia, e a volte potrà capitare di essere visti mentre uccidiamo un nemico.
Discorso simile si può fare anche per gli infetti. I Runner saranno molto attenti e ci scopriranno molto facilmente se non li prendiamo alle spalle o leggermente di lato. I Clicker saranno leggermente più vulnerabili in quanto ciechi ma qualora ci avvicinassimo troppo ci potrebbero comunque beccare, shottandoci all’istante. Infine ritroveremo gli Stalker, per certi versi i nemici più infidi e pericolosi in quanto ci seguiranno e ci attaccheranno nel momento propizio. Questi ultimi si nasconderanno perennemente e saranno “invisibili” in modalità ascolto. Quindi, in campana!
Oltre ai classici infetti, qui troveremo anche gli Shambler, evoluzione dei buon vecchi Bloater. Essi sono più resistenti dei predecessori ed emettono spore acide anche durante il combattimento.
Quando il team di sviluppo diceva che i nemici non sono carne da macello aveva proprio ragione. Tutti i nemici avranno un nome e qualora ne uccideste uno sentirete i suoi compagni chiamarlo. Inoltre non sarà facile trovare nemici identici nella stessa area di gioco. Tutto ciò aumenta il senso di unicità del nemico rendendo l’uccisione un tantino più calcolata. Ad aumentare questo senso ci penseranno le urla di dolore che emetteranno non appena verranno colpiti mortalmente. Discorso simile si potrà fare per i cani che, qualora sentiranno il nostro odore ci seguiranno.
Comparto Tecnico
Per quanto riguarda il comparto tecnico ci sono pochissime parole da dire. La grafica è stupenda, le mimiche facciali sono realistiche ed il dettaglio ai particolari è stupefacente. Come capita sempre per i titoli Naughty Dog, esplorare tutta la mappa è un piacere. Vedere le strutture abbandonate e pericolanti, le città desolate, gli scorci all’orizzonte, è un costante piacere per gli occhi.
Il comparto sonoro è eccellente. Iniziando dalla colonna sonora di Gustavo Santaolalla (lo avete incontrato e riconosciuto, vero?), proseguendo per gli effetti sonori e concludendo con gli effetti ambientali, qualsiasi nota è collocata al punto giusto. Ho giocato tutta l’avventura utilizzando un paio di cuffie a padiglione, neanche troppo preformanti, ma il risultato è stato eccezionale. Sentire la pioggia cadere sulle superfici metalliche era pura goduria per le orecchie. Se chiudevi gli occhi riuscivi a rilassarti decontestualizzando il tutto per quanto fosse realistica.
Concludendo
Se pensavamo di aver raggiunto l’apice della generazione con God Of Wor ci sbagliavamo di grosso. Me compreso.
The Last of Us Parte II è stupendo sotto ogni punto di vista. Ha delle piccole imperfezioni o dei “piccoli bug” qui e lì. Ma sono una goccia microscopica nell’immensità dell’oceano. Nominare la bellezza e la completezza del comparto tecnico è ridondante, la profondità della trama è stupefacente, il gameplay è articolato e perfetto. Qualsiasi cosa in questo gioco è perfetto! Penso che il voto ormai sia scontato…