Tra divinità egocentriche e dissidi familiari, ecco la nostra recensione di Immortal Fenyx Rising
Nella parte finale di questo 2020, Ubisoft ha rilasciato i suoi tre titoli più attesi. In questa recensione tratteremo probabilmente il più sottovalutato ossia Immortal Fenyx Rising! Sicuramente i titoli di punta di questo fine anno erano Watch Dogs Legion e Assassin’s Creed Valhalla: ma Immortals ha stupito! Ecco la mia esperienza.
Cenni storici
In Immortals Fenyx Rising impersoneremo uno scudiero, personalizzabile nel sesso e nell’aspetto, naufragato su un’isola. La nostra flotta è stata colpita da una terribile tempesta e tutti i superstiti si sono tramutati in pietra, compreso il nostro eroico fratello Ligirone. In aggiunta, il titano Tifone si è liberato e minaccia di uccidere tutte le divinità. Tra miti e déi riusciremo a salvare i nostri compagni e a sconfiggere il titano vendicativo?
Non mi dilungo oltre nel raccontare la trama semplicemente perché proseguendo nella storia riceveremo sempre più dettagli che ci appassioneranno, per non parlare del finale, un pelino prevedibile ma comunque appagante. Inoltre ascoltare la storia narrata da Prometeo e Zeus è veramente molto divertente. Oltre alle “nostre gesta”, durante la trama scopriremo dettagli interessanti anche sulla mitologia greca e sulle personalità delle divinità.
Creiamo il nostro eroe, o eroina…
Come detto in precedenza, il nostro protagonista sarà personalizzabile nel sesso, la capigliatura ed altri piccoli dettagli. Seppur la personalizzazione non sia profondissima, possiamo dire comunque che il risultato finale risulta essere appagante. Durante la nostra avventura potremo sbloccare numerosi elmi e costumi con caratteristiche uniche e potenziabili. Stesso discorso vale per le armi, una spada, un’ascia ed un arco.
Durante il nostro viaggio potremo potenziare sia le abilità che la resistenza e la salute del nostro alter ego. Le abilità verranno sbloccate spendendo le monete di Caronte, recuperabili dopo aver completato sfide o aperto dei forzieri. La salute e la resistenza verranno potenziate rispettivamente con dell’ambrosia e i fulmini di Zeus. I primi li troveremo in alcuni punti della mappa di gioco, i secondi li sbloccheremo prevalentemente completando alcuni livelli platform, le cripte di Tifone.
Esploriamo l’Isola d’Oro!
La nostra avventura si svolgerà nell’Isola d’Oro, un’isola divisa in 5 aree ben distinte e caratterizzate, completamente esplorabile da subito. Ogni area, oltre ad essere diversa dal punto di vista estetico e di design, sarà popolata da nemici caratteristici. Nella mappa di gioco avremo molte attività da compiere come completare sfide di abilità, dei puzzle ambientali o trovare ed aprire scrigni. Se il completamento delle sfide ci darà delle monete di Caronte, gli scrigni potranno darci interessanti materie prime, utili per potenziare le armi, e attrezzature. Inoltre, potrà capitare di ricevere dei costumi o delle personalizzazioni estetiche. Oltre alle missioni principali, per ogni area avremo un paio di missioni secondarie, utili a farmare materie prime e sbloccare equipaggiamento.
I nemici, come detto precedentemente, sono ben diversificati sia dal punto di vista di punti vita, sia per pattern d’attacco. Inoltre, ogni nemico ha tre versioni ben distinte diversificate dal colore. Procedendo nella trama principale troveremo varianti sempre più potenti e “cattive” dei nemici, oltre ad essere in numero maggiore.
Anche durante la missione principale, dovremo affrontare dei livelli bonus nelle Cripte di Tifone. Questi livelli sono prevalentemente dei platform in cui dovremo risolvere degli enigmi ambientali o sconfiggere dei boss particolari. Se alcuni puzzle saranno molto facili da risolvere, altri ci metteranno a dura prova. Nulla di impossibile, intendiamoci, però metteranno a dura prova la nostra pazienza e le nostre doti videoludiche.
Comparto tecnico e… umoristico
Immortals Fenyx Rising ha un comparto tecnico ottimo in quanto riesce ad incarnare benissimo l’atmosfera scanzonata dell’avventura. Sicuramente non faticherà a farci rimanere sbalorditi dinnanzi ad alcuni scorci. Anche semplicemente rivolgere lo sguardo verso l’orizzonte da una delle statue delle divinità sarà un piacere per gli occhi. Il doppiaggio in italiano è ben realizzato, anzi. Discorso similare si può fare per gli effetti sonori e la colonna sonora, sempre coinvolgente e mai noiosa, capace di incarnare perfettamente l’azione in-game.
Anche se non rientra perfettamente nel “settore tecnico”, vorrei spendere due parole per la narrazione del titolo. Immortals riesce ad eccellere sia nella sua comicità che nella sua “drammaticità”. Certo, il titolo segue ritmi comici e scanzonati però alla fine è bello vedere Zeus camminare la lunga strada della redenzione comprendendo i propri errori.
Concludendo
Immortals Fenyx Risng pur essendo, per alcuni, un titolo di contorno di casa Ubisoft si è rivelato un bel titolino, molto gradevole e ben fatto. AL suo annuncio tutti lo paragonarono ad un “Zelda like” traditi dalla grafica e da alcune meccaniche. Pad alla mano posso dire che non è giusto dire che Immortals sia una copia di Zelda Breath of the Wild per vari motivi. In primis perché Zelda BOTW è uno dei titoli di casa Nintendo e per questo sarà inarrivabile per un titolo multipiattaforma. In secondo luogo Immortals Fenyx Rising ha solo “preso in prestito” alcune meccaniche per poi reinterpretarle a suo volere in un gioco nuovo e che si discosta dalla sua “musa ispiratrice”. Il gioco della casa transalpina si fa giocare molto facilmente e raramente causa frustrazione e nervosismo, tranne in qualche puzzle poco chiaro. Le meccaniche di gioco sono sono ben realizzate, tranne qualche piccolo difetto qua e là come il lock dei nemici un po’ birichino o la telecamera poco stabile. La trama è ben scritta ed è capace di appassionare e coinvolgere, oltre che farci imparare qualche dettaglio sulla mitologia greca.